Ma quanto sei acido! Acidità cos’è cosa comporta e come ridurla

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Ma quanto sei acido! 

Si parla spesso di acidità e dieta alcalina.. ma  l’acidità cos’è cosa comporta e come ridurla?

Ma quanto sei Acido! Ve l’hai mai detto nessuno? Avete mai pensato se questa domanda possa nascondere una qualche verità biologica?

Ebbene forse sì… l’acidità del nostro organismo, che come vedremo può in qualche modo influenzare il anche il nostro stato d’animo, è un parametro strettamente controllato, da cui dipende la corretta funzionalità di cellule, tessuti e organi e in fine la nostra stessa vita.

Ma come faccio a sapere se sono potenzialmente acido: il problema in genere non mostra sintomatologia specifica ma se hai dolori muscolo-articolari, stanchezza e spossatezza, irritabilità, cattiva digestione, senso di pesantezza, emicrania inspiegabile forse una bella revisione alle tue abitudini potresti farla.

Salute, linea e pH 

Salute line e pH sono tra loro connessi da una sorta di circolo virtuoso: avere un’alimentazione sana aiuta a mantenere la linea e il pH fisiologico, fattori entrambi di salute e benessere

In particolare l’equilibrio acido-base e le sue variazioni, di cui il pH è il valore misurabile, è importante per garantire il corretto svolgimento delle innumerevoli reazioni biochimiche che, ogni giorno, si verificano nelle nostre cellule.  Il pH si definisce neutro quando il suo valore misurato è pari a 7, acido per valori inferiori e basico o alcalino per valori superiori. 

 pH  e organismo umano

Ogni attività fisiologica può avvenire solo in determinate condizioni di pH, e questo può cambiare sensibilmente da distretto a distretto basti pensare all’acidità dello stomaco, del tutto indispensabile per i processo digestivo, al nostro intestino in cui il pH varia da zona a zona a seconda dell’attività che vi si deve compiere.

Il sangue deve invece avere un pH strettamente nell’intorno di 7.2 anche piccole variazioni possono essere segnale di un danno funzionali e strutturali che comporta quella che viene definita ACIDOSI/ALCALOSI METABOLICA, che può essere letale.

Il comparto in cui si assiste ad un più ampio spettro di variazione di pH è la matrice extracellualre, quella struttura che circonda cellule, tessuti e organi e che è responsabile di tutti gli scambi tra i vari comparti.

La sua acidificazione porta una ACIDOSI TISSUTALE, abbassamento locale del pH, da cui consegue una difficoltà negli scambi metabolici e nella comunicazione tra cellule, tessuti e organi.

IL NOSTRO ORGANISMO CI AIUTA… ma non approfittiamocene

Nella vita quotidiana e in condizioni fisiologiche, il nostro organismo previene tali fenomeni grazie a moltissimi sistemi detti “sistemi tampone” che intervengono in modo tale da conservare l’equilibrio dinamico, tra gli ioni, meglio noto come omeostasi. Ma quando gli stimoli esterni sono continui e preponderanti anche il nostro fantastico sistema può entrare in crisi e ricorrere a strategie che possono comportare effetti collaterali.

Per contrastare l’acidità tissutale intervengono i Sali minerali. Quindi la loro disponibilità per le reazioni chimiche sarà ridotta. In modo analogo  avviene  per i bicarbonati che saranno sottratti al nostro apparato osseo andando alla lunga a  comprometterne la struttura.  L’organismo può sacrifica struttura muscolare per utilizzare le proteine a tampone dell’acidità. Anche l’emoglobina può intervenire rilasciando Ferro ma compromettendo l’ossigenazione e favorendo stati lievemente ipossici. In carenza di ossigeno le cellule rallentano il loro normale metabolismo favorendo processi che in verità generano a loro volta acidità e infiammazione.

Anche gli organi emuntori, reni, polmoni, fegato sistema linfatico e in parte anche l’intestino, deputati a eliminare le scorie, in condizioni di costante acidità rallenteranno la loro funzionalità e  al loro efficacia nel depurare l’organismo risulterà ridotta

Un cane che si morde la code..

 

NOI POSSIAMO FARE LA DIFFERENZA

Le nostre abitudini i nostri stili di vita possano veramente fare la differenza e aiutarci a contrastare questa tendenza acida. Grazie a qualche sacrifico, qualche piccola correzione e un po’ di attenzione è possibile guadagnare tanto benessere e tanta salute.

Fattori comuni e meno comuni che influenzano il nostro pH sono:

FUMO DI SIGARETTA:
noto per i suo effetti catastrofici sul nostro stato di salute è coinvolto anche nell’abbassamento del pH della matrice. Infatti il fumo di sigaretta, e anche gli inquinanti atmosferici, riducono l’assorbimento dell’ossigeno e, come già descritto, questo va ad incrementare processi metabolici pro-acidificanti.

BIBITE GASSATE:
purtroppo anche le amate bollicine possono incrementare lo stato di acidosi; l’anidride carbonica infatti può legarsi ad altre sostanze e generare acidi carbonici. Inoltre tali bevande sono spesse ricche di zuccheri

ZUCCHERI:
gli zuccheri semplici sono dei potenti acidificanti soprattutto se combinati con alimenti a scarso valore nutritivo. Acidificano anche i carboidrati complessi raffinati e anche il fruttosio non sarebbe da aggiungere come dolcificante ma utilizzato nella giusta porzione di frutta giornaliera.

ALCOLICI:
gli alcolici proprio per il loro catabolismo sono acidificanti; l’alcol infatti viene convertito ad acido acetico. Inoltre anche l’alcol interferisce con il trasporto di ossigeno.

FARMACI:
anche l’uso eccessivo di farmaci non aiuta il nostro organismo ne il nostro fegato. Se devi assumerne per lunghi periodi valuta con un esperto come poter aiutarti a metabolizzarli e smaltirli in modo efficace ed efficiente.

STRESS:
lo strss è da sempre uno dei fattori imputato di tutti i mali ed è in parte così. Se costante ed eccessivo porta l’intero nostro organismo in condizioni di estrema irritabilità e debolezza. Questo rende meno efficaci i sistemi tampone e quindi come in molti casi visti si va a generare un circolo vizioso. Oggi ci sono varie metodiche per gestire questa componente, in parte anche emotiva, che tanto pervade le nostre vite, per cui approfittiamone!

 

L’ ALIMETAZIONE: UN RUOLO CRUCIALE

Marocco, Mercato, Frutta, Verdura

 

Anche l’alimentazione riveste un ruolo importante ne prevenire lo stato di acidosi e e infiammazione. Il grado di acidità di un alimento è detto PRAL (Potential Renal Acid Load) i particolare  tutti quei cibi il cui PRAL risulta negativo sono potenzialmente alcalinizzanti (basici) mentre risultati di PRAL positivi identificano un alimento acidificante.

In generale gli alimenti raffinati, di origine animale sono acidificanti mentre gli alimenti vegetali soprattutto i vegetali stretti sono basificanti. 

Risultati immagini per dieta alcalina

E possibile quindi cercare  di bilanciare i nostri pasti in modo di avere un PRAL neutro o bilanciare le giornate nel loro complesso (http://www.acidosi.it/pral/) . 

Nel caso in cui ci si senta particolarmente  “acidi”, o si sia trascorso un periodo di alimentazione sbilanciata e possibile fare un percorso “purificante” per aiutare gli nostri organi a ripulirsi. Da questo principio nascono le molte diete detox, basificanti, digiuni vario tipo  che possono, se fatti con criterio aiutare. Questi diversi percorsi mirano a ripulire da tossine, acidi e liquidi stagnati e a ripristinare degli equilibri fisiologici, così da rendere le attività metaboliche più efficaci ed efficienti. 

Date le condizioni attuali di vita, la stretta correlazione e l’impatto che le nostre scelte alimentari hanno  sull’ambiente, io oggi mi sento di consigliare a tutti una giornata a settimana senza alimetni di origine animale prodotti raffinati. A questa semplice azione consiglio di abbinare tecniche anti stress e una corretta integrazione al bisogno. 
Sarete sicuri di fare un’intervento a 360° per il nostro benessere!!

 

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