Estratti e salute tra mito e realtà

Ormai è un po’ che la moda impazza considerando sinonimi estratti e salute, ma è tutto vero o è un mito?

La verità  come sempre sta nel mezzo.

Si va dai prodotti agroalimentare agli elettrodomestici tutto per il benessere e alla fine il mercato ha pensato bene di unire il tutto in un prodotto che promette la salute in un bicchiere??  ma sarà tutto vero? scoprimao la sottile linea tra mito e realtà.

In primo luogo cosa distingue un estratto da un centrifugato o un frullato:

l’estrattore permette di avere un prodotto privo di fibre, in cui l’alimento è, in qualche modo, spremuto tramite una coclea (una sorta di meccanismo a vite) e passato da un setaccio finissimo con la separazione del succo e della fibra. In questo caso il succo è sottoposto a un procedimento meccanico ma meno “invasivo” che consente di mantenere le proprietà nutrizionali in termini  sopratutto di vitamine  ed enzimi. La centrifuga separa la fibra dal succo ma il processo è mediato da un’elica metallica, generando quindi calore, che può alterare i principi sopra descritti. Il frullato non divide le componente acquaosa da quella fibrosa si limita a produrre una purea dove le proprietà nutrizionali posso essere alterate dal processo meccanico. Insomma un po’ come la storia del pesto fatto nel frullatore o nel mortaio…

estratti-3

Quindi tutti d’accordo compriamoci l’estrattore e bombardiamoci di estratti per un mix vincente di sali minerali, vitamine, antiossidanti &co. Sicuramente l’assenza di fibra accelera incredibilmente il processo di assimilazione di tali principi, ma aimhè, perchè un ma esiste, questo mix di salute si trasforma in un boomerang se parliamo di estratti di frutta: questi infatti rilasceranno nel nostro organismo  un concentrato di zucchero.

Si tratta del fruttosio che tendenzialmente si preferisce al glucosio in quanto dopo la sua ingestione i livelli di glicemia e di insulina non aumentano vertiginosamente grazie ad un ridotto indice glicemico, ma è vero che gli studi dimostrano come un uso eccessivo generi un maggior numero di prodotti di glicosilazione rispetto al glucosio e favorisca la sindrome metabolica; infatti incrementa l’insulinoresistenza andando ad antagonizzare con il metabolismo epatico del glucosio, inoltre aumenta la lipogenesi di acidi grassi e trigliceridi.

estratti-1E quindi? buttiamo via l’estrattore appena comprato e magari costato un occhio? Certo che no! Lo usiamo in modo più intelligente possibile. Utilizziamo nei nostri estratti parte della fibra scartata per ridurre l’assorbimento del fruttosio, non scegliamo frutta particolarmente matura e zuccherina e non assumiamo beveroni tutti i giorni. Infine molto salutari sono gli estratti di verdura, questi sì potrebbe veramente essere un toccasana.. provate tante ricette.. sperimentate!!!!

Buona bevuta a tutti…

Estratti e salute

Clicca qui per vedere le ricette

Articoli correlati